Gellini Anna Maria
Una casa senza idoli
2017/10, p. 47
L’A. professore ordinario di Economia politica all’Università Lumsa di Roma ed editorialista di Avvenire, propone una rilettura del libro del Qoèlet come il libro delle nude domande. «Se sappiamo cercare tra le parole di Qoèlet, riusciamo a vedere chiaramente il lungo tratto di strada che va dall’illusione alla delusione, e a intravvedere anche qualche bagliore di risurrezione.

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Luigino Bruni, Una casa senza idoli EDB, Bologna 2017
L’A. professore ordinario di Economia politica all’Università Lumsa di Roma ed editorialista di Avvenire, propone una rilettura del libro del Qoèlet come il libro delle nude domande. «Se sappiamo cercare tra le parole di Qoèlet, riusciamo a vedere chiaramente il lungo tratto di strada che va dall'illusione alla delusione, e a intravvedere anche qualche bagliore di risurrezione. Se non fosse risorto dopo la vanitas, non avrebbe potuto donarci le sue parole. Il suo libro non sarebbe entrato nella Bibbia. Non ci avrebbe raggiunto dentro le nostre delusioni, presi per mano e accompagnati nelle nostre risurrezioni». I diversi capitoli del libro di Qoèlet registrano e narrano pensieri, emozioni ed esperienze di un viaggiatore sotto il sole. Il suo sconfinato interesse e la sua forza dipendono dalla sapienza, libertà teologica e coraggio morale del suo autore, che continua a parlarci da almeno ventitré secoli. La sua lettura, attenta e approfondita, può diventare una efficace cura delle due principali malattie di tutte le fedi, religiose e laiche: l'ideologia e la ricerca di facili consolazioni in risposte banali a domande difficili e tremende del vivere. Qoèlet si ripresenta come Salomone, che con la sua sapienza ha investigato ed esplorato tutte «le cose sotto il sole». Nessuno più sapiente di Salomone, nessuno più di Qoèlet ha messo il «cuore» - cioè tutte le viscere della sua intelligenza, sapienza e amore - per conoscere il mondo e i figli di Adam. Qoèlet non è stato solo un saggio. L'epilogo del suo libro ci dice che è stato anche un maestro, un uomo che ha «insegnato», che ha «donato al popolo conoscenza», qualcuno che ha sentito la vocazione di comunicare ad altri le proprie scoperte. È allora un modello per ogni docente che vive il proprio mestiere come compito, per aiutare i propri ascoltatori e allievi a porre alla vita le domande giuste, oneste, coraggiose. E a trovare parole, pur provvisorie e parziali, che aiutino a maturare la vita e la fede e a purificare la mente e il cuore dalle tante ideologie e illusioni consolatorie.