15 giugno 2022 - acquisizione dell'azienda del CED all'asta: la storia di EDB e Marietti continua
É con vivissima soddisfazione che comunichiamo che l'azienda del Centro Editoriale Dehoniano è stata aggiudicata, nella vendita tenutasi il 15 giugno 2022 presso il Tribunale di Bologna, a una compagine di investitori istituzionali, coordinata dal Prof. Alberto Melloni della Fondazione di Scienze Religiose di Bologna, che porterà avanti un progetto editoriale e d'impresa di amplissimo respiro, con il dichiarato obiettivo di fare rivivere gli storici marchi e cataloghi editoriali di EDB, EDB Scuola e Marietti 1820.
Questo importante risultato è il frutto del lavoro di otto mesi di esercizio provvisorio dell'impresa, che ha consentito di rivitalizzare la Casa degli Autori di EDB e Marietti 1820 (come l'abbiamo voluta chiamare all'ultimo Salone del Libro di Torino), scuotere dal profondo il mercato dell'editoria e fare venire alla luce progetti per la conservazione e lo sviluppo degli imponenti cataloghi: perle assolute della cultura cattolica e laica del nostro Paese.
Ringraziamo per l'attenzione e la collaborazione che, da più parti, abbiamo ricevute.
Centro Editoriale Dehoniano - CED
(Riccardo Roveroni)
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«C’è una resa che ci chiede disponibilità ad abbandonare,
una resistenza che esige discernimento su ciò che deve essere salvato, pur attraverso una necessaria trasformazione». «Resistenza e resa»:
parte da questo binomio la preziosa relazione di dom Luca Fallica, abate ordinario di Montecassino, che presenteremo in questo numero e nei
prossimi, rammaricandoci di essere stati costretti a fare alcune limature. Quarant’anni – tanti sono quelli del cammino dei Convegni dell’Area
della formazione della Vita consacrata a Collevalenza – segnano
evidentemente un valore simbolico che può essere sintetizzato nel celebre binomio che ha dato il titolo alla raccolta delle lettere e di altri scritti di Dietrich Bonhoeffer durante la sua prigionia.
Una delle occasioni per l’indizione del prossimo anno giubilare è il credo niceno-costantinopolitano che, pur avendo origine orientale, può essere recitato all’interno della celebrazione eucaristica anche del rito latino. Nella sua forma fnale, esso venne condiviso durante il concilio Costantinopolitano I nel 381;
tuttavia, trae origine sostanzialmente dalle discussioni avvenute durante il concilio di Nicea nel 325.
L’abate di Montecassino suggerisce alcuni aspetti di questo passaggio all’altra riva. In particolare: che cosa può e deve significare questo passaggio nell’ambito spirituale, cui seguirà: nell’ambito fraterno, nell’ambito carismatico,
nell’ambito formativo.
Si è tenuta il 23 maggio, presso l’Augustinianum di Roma, la seconda edizione del Premio Sisters’ Anti-Trafficking, alla presenza di circa 200 ospiti. L’evento è stato organizzato dalla Fondazione Arise, dalla Fondazione Conrad N. Hilton e dalla UISG.Oggi occorre svestire la vita consacrata dell’immagine di una cultura non evolutiva.
Dieci anni fa, nel pomeriggio di domenica 7 settembre 2014 e nella notte seguente, venivano brutalmente assassinate nel quartiere di Kamenge, a Bujumbura, Olga Raschietti, Lucia Pulici e Bernardetta Boggian, tre anziane missionarie di Maria, saveriane, presenti nel quartiere da alcuni anni.
Il trasloco, tra le fonti di stress, è secondo solo al lutto. Io sono nel mezzo di un cambio di casa e di vita, direi: è uno spostamento geografico ma anche esistenziale. Una nuova casa, un altro stile e ritmo di vita, un riadattamento completo. Mentre mi preparo al passaggio, sento che non ho casa né qui né lì. È come se mi trovassi in una soglia dove non appartengo a nessun luogo, dove non posso fare ed essere casa da nessuna parte. Mi sento provvisoria. Abito una situazione di incertezza a molti livelli. Lascio il conosciuto per andare verso qualcosa di bello ma anche di imprevisto.
Testimonianze raccolte durante il Corso Sorgente per i missionari ad gentes «over 70», un’esperienza proposta dal Settore per le Missioni Salesiane ai Figli di Don Bosco di età avanzata e lunga esperienza missionaria.
Mercificati, colpevolizzati, esclusi, stigmatizzati sono stati assurti a nemico immaginario della società, personificazioni del conflitto sociale, della paura e dell’insicurezza collettiva.
Alexey Navalny, morto il 16 febbraio 2024 in una colonia penale nell’Artico dopo 300 giorni di cella d’isolamento, ha pagato con la vita per i riflettori accesi su corruzione e assenza di stato di diritto nella Russia di Putin. Il suo è un esempio di fede che lotta fino in fondo per la libertà e la felicità del popolo.
Un libro-diario che lo ricorda può far del bene alle comunità religiose e alle scuole.
L’esperienza spirituale è parte del mondo interiore di ogni essere umano;
il concetto di «essenza dello spirito umano» invita tutti noi a compiere un viaggio di scoperta interiore profonda, alla ricerca di ciò che ci rende unici ed irripetibili. Questo viaggio di esplorazione ci permette di scoprire le profondità del nostro essere al di là dei confini più puramente materiali.
Portare avanti una riflessione sul «gender» aperta al confronto critico significa operare un discernimento senza demonizzare le diverse posizioni in merito.
Occorre però diffondere la consapevolezza del rischio: esponenti degli studi sul gender non si sono limitati ai dati scientifici, ma hanno costruito una «teoria
filosofica», definendo il corpo come una costruzione, in sé inesistente.
Negli anni recenti abbiamo sentito spesso ripetere l’invito: «Vita consacrata, alzati!». Dopo l’Anno ad essa dedicato e il dono dell’Anno giubilare della misericordia, i consacrati si mettono ora in cammino con rinnovata fiducia. E lo fanno, a cinquant’anni dal Concilio, in una «Chiesa in uscita» che invita ad andare al largo, verso le periferie, là dove da sempre hanno stabilito la loro presenza privilegiata, con tutta la ricchezza dei loro carismi. È giunto il tempo di ripartire, di vivere il presente con nuova passione e di guardare al futuro con rinata speranza, nonostante le crisi e le difficoltà. Con l’amicizia e il sostegno dei lettori, su cui da sempre fa affidamento, la storica rivista Testimoni si propone di accompagnare questo cammino, mettendo al cuore del suo programma le note attese di papa Francesco, e di essere un piccolo efficace strumento per aiutare a leggere i segni dei tempi, a discernere ciò che oggi lo Spirito ci dice e a versare «vino nuovo in otri nuovi».
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