Idoli della Chiesa

Tentazioni e derive della coscienza cristiana

Pubblicazione:  11 giugno 2015
Edizione:  1
Pagine:  48
Collana:  P9 Lampi
Confezione:  e-book
 EPUB  - Filigrana digitale
EAN:  9788810967461 9788810967461
Descrizione
Da Giacomo a Crisostomo, da Bernardo a Dante, da Savonarola a Lutero, una grande tradizione di profeti ha contestato la ricchezza, gli sfarzi e le violenze della Chiesa. Accanto alle grandi tentazioni capaci di sconvolgere le impostazioni di fondo della coscienza ecclesiale – l’aspetto divino della comunità dei credenti, il potere, la santità – vi sono piccole tentazioni che si insinuano nella banalità delle cose quotidiane. Esse possono condurre al culto della personalità, agli eccessi nella venerazione per il papa, alla consegna indebita delle proprie decisioni di coscienza ai maestri spirituali, all’accettazione del clericalismo dei pastori. Quando la comunità cristiana non gode di «quella gioiosa libertà che viene dal distacco da cose e persone, dalle mète che ci si è proposti di raggiungere e ideali che si intendono realizzare, là si annida l’idolo, e l’adorazione del solo Dio resta oscurata», osserva l’autore.
Sommario
Introduzione.  I. La fede sotto accusa.  II. L’Io ecclesiale.  III. Il potere.  IV. La santità.  V. Piccoli idoli.  
Note sull'autore
Severino Dianich è professore emerito di Teologia sistematica alla Facoltà teologica dell’Italia centrale, dove ha diretto la rivista Vivens homo ed è stato fondatore e direttore del master in Teologia e Architettura di chiese. Ha inoltre insegnato alla Pontificia Università Gregoriana e alla Facoltà teologica di Sicilia. Nel 1967 ha fondato con altri teologi l’Associazione Teologica Italiana, di cui è stato presidente dal 1989 al 1995. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche e divulgative tradotte in diverse lingue, per EDB ha pubblicato Una Chiesa per vivere (2010) e Il mestiere dello studente e la vocazione cristiana (2010). Ha inoltre curato, con Gianni Cioli e Mauro Valerio, Spazi e immagini dell’eucaristia. Il caso di Orvieto (2007) e con Timothy Verdon La Trinità di Masaccio (2004).