Il Dio visibile

Le radici religiose del nostro rapporto con il denaro. Conversazione con Manfred Osten. Traduzione e note di Fabrizio Iodice. Prefazione di Luigino Bruni

Pubblicazione:  28 marzo 2017
Edizione:  1
Pagine:  144
Collana:  P6 Lapislazzuli
Confezione:  e-book
 EPUB  - Filigrana digitale
Prefazione di:  Luigino Bruni
Altri autori:  Tradotto da Fabrizio Iodice
EAN:  9788810962541 9788810962541
Descrizione
Le banche, che nella loro architettura somigliano a templi o chiese, sono le custodi di una divinità visibile – il denaro – e celebrano l’insolita religiosità del capitalismo. Ciò rende evidenti le profonde radici teologiche e religiose del nostro rapporto con i soldi, i debiti e le tasse in un mondo in cui la monetizzazione ha ormai raggiunto ogni campo della vita.
Gli autori analizzano un romanzo popolare tedesco dei primi del Cinquecento considerandolo una prefigurazione fantastica dell’Euro: un uomo è dotato di una borsa magica che si riempie continuamente di denaro; egli non deve preoccuparsi della provenienza dei soldi; se lo facesse rientrerebbe nella schiera dei perdenti e dovrebbe lavorare. Eppure, troppa fortuna gli arrecherà solo infelicità e alla fine prenderà la decisione di ritirarsi in un convento.
Sempre nei primi decenni del Cinquecento, l’umanista spagnolo Juan Luis Vives compone il primo trattato europeo sulla politica sociale, in cui espone l’idea che le istituzioni, e non solo le strutture assistenziali della Chiesa, debbano occuparsi dei poveri. Alla moltiplicazione miracolosa del denaro da spendere (metafora del capitalismo) e alla ridefinizione dei compiti dello Stato con le argomentazioni dell’amore cristiano verso il prossimo (metafora dello Stato sociale) si aggiungerà un terzo elemento: la «generosità obbligatoria» dei cittadini disposta dallo Stato moderno attraverso l’ampliamento dell’obbligo fiscale generale.
Note sull'autore
Peter Sloterdijk, filosofo e saggista tedesco, è professore di Filosofia ed esteticaalla Hochschule für Gestaltung di Karlsruhe, di cui è rettore dal 2001, e docente all'Accademia di belle arti di Vienna. Tra le sue opere tradotte in italiano: Critica della ragion cinica, Raffaello Cortina Editore 2013, e i tre volumi di Sfere, Raffaello Cortina Editore 2014, 2015.Thomas Macho insegna Storia della Cultura alla Humboldt Universität di Berlino, dove dal 2006 al 2008 ha ricoperto il ruolo di decano della facoltà di Filosofia. Collabora con il quotidiano Neue Zürcher Zeitung e il settimanale Die Zeit. Tra le opere tradotte in italiano: Segni dall’oscurità, Galaad 2013 e La vita è ingiusta, Nottetempo 2013.