Le Querce di Monte Sole

Vita e morte delle comunità martiri fra Setta e Reno. 1898-1944. Introduzione di Giuseppe Dossetti. Prefazione di Luigi Pedrazzi. Postfazione di Athos Righi

Pubblicazione:  febbraio 2014
Edizione:  1
Pagine:  504
Peso:  610 (gr)
Collana:  P7 Conifere
Formato:  140x210x29 (mm)
Confezione:  Brossura
Prefazione di:  Luigi Pedrazzi
Altri autori:  Introduzione di Giuseppe Dossetti  -  Postfazione di Athos Righi
EAN:  9788810560037 9788810560037

disponibile in libreria
Descrizione
Uomini come querce, quelli delle comunità che morirono per mano nazista tra Setta e Reno, nel territorio del comuni di Marzabotto, Grizzana, Monzuno e Vado, sull’Appennino bolognese, nei tragici mesi di settembre e ottobre 1944. La voce del narratore attinge fin dove è possibile a fondi d’archivio, documenti familiari, testimonianze incrociate, sullo sfondo di una ricerca socio-ambientale che, soprattutto dopo gli anni ’70 del secolo scorso, è venuta affermandosi per un’autentica collocazione della Resistenza. Tuttavia, è quasi sempre mancato un riferimento contestuale alla comunità di fede che, specialmente nelle zone montane, ha assunto un ruolo di vero soggetto di quella emergenza. L’autore realizza ab intra la doverosa restituzione di una sopravvivenza non effimera all’umile gente di Monte Sole e ai suoi valori. Il saggio introduttivo di Giuseppe Dossetti estende ad extra la riflessione sulle comunità martiri dell’antico Plebanato di Caprara, considerando gli interrogativi della storia europea nell’età del Terzo Reich e i temi di resistenza e risposta della coscienza cristiana.
Sommario
Prefazione (L. Pedrazzi).  Introduzione (G. Dossetti).  I. Il lungo passo della memoria.  1. Di balzo in balzo sulle alture dell’Appennino.  2. Monte Sole. Fine e inizio secolo.  3. San Martino di Caprara: la pieve.  4. I due Roda.  5. Il risveglio di Monte Sole.  6. E la tristezza si muterà in gioia.  II. Comunità di fede e resistenza.  7. La maestra Benni: l’olocausto della scuola.  8. Mio fratello Fernando.  9. La concimaia insanguinata.  10. La repubblica degli illusi.  11. Il ragazzo dei «Chiosi».  12. L’Angelo di Marzabotto.  13. Salvaro: la comunità dell’arca.  III. Il ritorno.  14. Hanno memoria le querce, hanno memoria!  Appendice: memoriale di Antonietta Benni.  Postfazione (A. Righi).  Indici.
Note sull'autore
Luciano Gherardi (1919-1999), sacerdote della diocesi di Bologna, fu parroco della centralissima Ss. Bartolomeo e Gaetano dal 1960 fino alla morte. Laureato in Lettere, socio corrispondente della Deputazione di Storia Patria per l’Emilia-Romagna, si impegnò in studi e ricerche medievali e moderne, fra cui l’importante studio liturgico-musicale sul codice Angelica 123 della Cattedrale di Bologna (sec. XI). Fu tra gli esperti bolognesi chiamati a collaborare dall’inizio alla riforma liturgica sia sul piano generale, nel Consilium ad exsequendam constitutionem de sacra liturgia presieduto dal card. G. Lercaro, sia su quello della Chiesa italiana nella Commissione nazionale che doveva curare la versione e l’adattamento dei nuovi testi nella lingua corrente. Fondamentale il suo impegno nella ricerca della documentazione che ha condotto alla canonizzazione di madre Clelia Barbieri, nonché il suo contributo alla ricognizione documentaria attorno alla strage nazista di Monte Sole (settembre-ottobre 1944), cui fece seguito la costituzione del centro «Comunità di fede e resistenza» e il simbolico ritorno della Chiesa bolognese in quei luoghi, con l’insediamento della famiglia monastica di don Dossetti. Tra le sue pubblicazioni: Il sole sugli argini. Testimonianza evangelica della Beata Clelia Barbieri operaia della dottrina cristiana, Paoline, Roma 1980; L’ascensore e la corona. Suor Luciana Iezzi, Società San Paolo, Roma 1985; La città a tre navate, EDB, Bologna 2000.