Il Martirio dell’ospitalità

La testimonianza di Christian de Chergé e Pierre Claverie

Pubblicazione:  13 novembre 2018
Edizione:  1
Pagine:  160
Peso:  166 (gr)
Collana:  P6 Lapislazzuli
Formato:  112x180x10 (mm)
Confezione:  Brossura con bandelle
Altri autori:  Tradotto da Giovanni Ibba
EAN:  9788810559352 9788810559352
Ultima ristampa:  24 settembre 2020
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Descrizione
È negli anni terribili del «decennio nero», che in Algeria contrappone islamisti e forze armate, che si colloca la straordinaria testimonianza di due uomini. Sono Christian de Chergé, priore del monastero trappista di Tibhirine, rapito e ucciso nel 1996 con altri sei confratelli, in circostanze non ancora completamente chiarite, e monsignor Pierre Claverie, vescovo domenicano di Orano, assassinato lo stesso anno, con il suo autista musulmano Mohamed, per aver condannato apertamente tutte le forme di violenza.
Si tratta di due figure particolarmente luminose della Chiesa d’Algeria, fortificata nella sua volontà di restare con i musulmani algerini, anche dopo l’indipendenza del Paese, dalla personalità del cardinale Duval e dall’impegno di sacerdoti, consacrati e laici.
Sommario
Introduzione.  I. Osare l’ospitalità. 1. Il complesso intreccio etimologico del termine «ospite».  2. Ospitalità: gesto sovversivo alla base della relazione.  3. La sacralità del gesto ospitale.  II. Pierre Claverie: un algerino per alleanza. 1. Una complessa ricerca identitaria.  III. Christian de Chergé e i monaci di Tibhirine. Il lungo apprendistato dell’ospitalità. 1. Incontri interreligiosi e pratiche di ospitalità.  2. Dalla posizione alta a quella bassa: l’esperienza di essere accolti.  3. «Fare un’esperienza con delle esperienze»: un approccio di teologia pratica.  4. Divenire ospite dell’Algeria.  Conclusione.
Note sull'autore
Claudio Monge, domenicano, ha trascorso due anni con frère Roger Schutz nella comunità monastica ecumenica francese di Taizé. Vive a Istanbul, dove è responsabile del Centro culturale dei domenicani. Dottore in Teologia delle Religioni e diplomato in Lingua e cultura turco-ottomane all’Università di Strasburgo, ha insegnato all’Università di Friburgo ed è visiting professor in Polonia, Francia, Svizzera, Italia, Canada e Brasile. Consultore del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso, è autore di numerose pubblicazioni, tra cui Taizè. La speranza condivisa (EDB 2016).

Gilles Routhier è professore ordinario di Ecclesiologia e decano della Facoltà di Teologia e Scienze religiose dell’Università di Laval, in Canada. Si occupa, in particolare, della storia, della recezione e dell’ermeneutica del concilio Vaticano II e della sua influenza sull’evoluzione del cattolicesimo post-conciliare. Per il secondo volume del Commentario ai documenti del Vaticano II, a cura di Serena Noceti e Roberto Repole (EDB 2015), ha esaminato la costituzione dogmatica Lumen gentium. Per EDB ha inoltre pubblicato L’autorità e il magistero (2016).