Lettera all'amico vescovo

A cura di Marco D'Agostino e del Fondo Luisito Bianchi

Pubblicazione:  11 novembre 2013
Edizione:  1
Pagine:  152
Peso:  198 (gr)
Collana:  F5 Itinerari
Formato:  140x210x10 (mm)
Confezione:  Brossura
EAN:  9788810513354 9788810513354
Ultima ristampa:  24 febbraio 2014
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Descrizione
Può un prete servire liberamente e gratuitamente il Vangelo nella Chiesa se riceve uno stipendio per il ministero che svolge, se quel dono di grazia ricevuto diventa oggetto di un contratto? Questo interrogativo attraversa le pagine della profetica Lettera che don Luisito Bianchi – «profondamente uomo, prete, incarnato nel Vangelo e nella storia» – indirizza idealmente a un amico vescovo. Il manoscritto originale – quattro taccuini a quadretti scritti tra i primi di giugno del 1998 e la fine di gennaio del 1999 – costituisce un pretesto per tornare sulle note della gratuità del ministero, tema più volte declinato dall’autore in varie formule letterarie. «Il testo è difficile da masticare, da deglutire e da digerire perché la voce di Luisito, come quella del giovane Daniele, si alza, da sola, per difendere l’innocente Susanna-Gratuità, ingiustamente condannata da due vecchi corrotti», scrive Marco D’Agostino nella postilla al volume.
Sommario
Lettera.  Postilla (M. D’Agostino).
Note sull'autore
Luisito Bianchi (1927-2012), divenuto sacerdote nel 1950, è stato insegnante e traduttore, prete-operaio e inserviente d’ospedale. Negli ultimi anni della sua vita ha svolto funzione di cappellano presso il monastero benedettino di Viboldone, nel comune di San Giuliano Milanese (MI). Per EDB ha tradotto tre opere di Giovanni della Croce: Salita del Monte Carmelo, Notte oscura e Cantico spirituale (2011).