Il Diverso e lo straniero nella Bibbia ebraico-cristiana

Uno studio esegetico-teologico in chiave interculturale

Pubblicazione:  25 novembre 2013
Edizione:  1
Pagine:  424
Peso:  480 (gr)
Collana:  A5 Epifania della Parola
Formato:  150x210x25 (mm)
Confezione:  Brossura
EAN:  9788810402474 9788810402474
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Descrizione
Biblisti di America Latina, Asia, Africa ed Europa si confrontano sulla comprensione che i libri dell’Antico e del Nuovo Testamento esprimono nei confronti del «diverso» e dello «straniero». Spaziando dalla Torah ai Profeti, dagli Scritti ai Vangeli sinottici, da Paolo a Giovanni fino ai testi cristiani più tardivi, l’alterità viene osservata come un elemento costitutivo di Dio e dell’uomo che interagisce nella dialettica delle relazioni umane, nell’identità e nel destino di Gesù, nell’interazione tra la vita cristiana e il mondo. «Mio padre era un arameo errante», confessa Israele nella sua professione di fede ricordando altresì di essere stato forestiero in terra d’Egitto. Abramo definisce se stesso uno straniero, che risiede in una terra che non è la sua patria, e un ospite di passaggio. «Forestieri e pellegrini» è anche la definizione dei cristiani nella Prima lettera di Pietro. Alla luce di queste considerazioni, osservano i curatori del volume, «la vera sfida che ci sta davanti è il passaggio dall’estraneità all’ospitalità e, dunque, una scelta di campo dalla parte del “diverso”: a fianco dello straniero schiavizzato e dell’eunuco disprezzato, della donna emarginata e di ogni essere che porta sulla propria pelle i segni della precarietà e dell’ingiustizia; dalla parte di chi non ha voce, perché lo schiamazzo del potere nel nostro mondo, e nella Chiesa, è troppo forte e le voci flebili fanno fatica a emergere».
Sommario
Introduzione. L’alterità tra estraneità e ospitalità.  I. L’alterità come elemento costitutivo di Dio e dell’uomo. 1. La santità di Dio e di Israele: alterità e appartenenza (M. Grilli).  2. «Maschio e femmina li creò» (Gn 1,27). Identità e alterità nei racconti della creazione dell’uomo e della donna (G. Michelini).  II. L’alterità nella dialettica delle relazioni umane. 3. L’alterità negata. Analisi pragmatica e interculturale di Gn 4,1-16 (N. Gatti).  4. Essere fratelli: un compito e una sfida. Variazioni sul tema della fratellanza nel libro della Genesi (E.M. Obara).  5. «Lo straniero in mezzo a te». Le tante facce degli stranieri nella Bibbia ebraica come impulso per una relazione con gli stranieri nell’oggi (C. Langner).  6. Sara, Hagar e il «Dio che vede». Riflessioni di antropologia biblica sulla diabolicità e simbolicità dello sguardo (M. Grilli).  7. Il «diverso» nel popolo di YHWH secondo Is 56,1-8 (E. M. Obara).  8. Prossimità e distanza. Lettura pragmatica del libro di Rut a partire dall’esegesi rabbinica (G. Michelini).  III. Gesù il Cristo, tra alterità ed estraneità. 9. Il Regno dei cieli tra alterità e omologia nell’orizzonte di Mt 13 (A. Andreozzi).  10. Gesù straniero in patria. Una lettura di Lc 4,16-30 in chiave comunicativa (A. Corallo).  11. Il dialogo come superamento dell’estraneità. Gesù e la sirofenicia in Mc 7,24-31 (S. Zeni).  12. Dall’estraneità al riconoscimento. Lettura interculturale di Lc 24,13-35 (M. Sakr).  13. «Straniero» tra i suoi. Lettura interculturale e pragmatica di Gv 1,1-18 (G. Ossom-Batsa).  14. «Da Dio» o «dal mondo». L’estraneità nel Vangelo di Giovanni (A. Stimpfle).  IV. Il cristiano come «altro» tra «gli altri». 15. Il «giusto» e la «peccatrice» (Lc 7,36-50). Un problema di ogni comunità cristiana (I. Madziar).  16. «Non c’è giudeo né greco». La nuova unità in Gesù secondo Gal 3,19-29 (D. Dormeyer).  17. La comunità alternativa di At 2,42-47 e la ri-scrittura del testo nell’America Latina (I.C. Torres Parra).  18. Paolo e «i barbari». Analisi narrativa e pragmatica di At 28,1-6 con impulsi di lettura interculturale (D. Wördemann).  19. «Forestieri e stranieri». Lettura di 1Pt 2,11-12 nella prospettiva indiana (J. Maleparampil).  Riflessioni conclusive. Relazioni e dialogo: sfide per la Chiesa di oggi (F. Gmür).
Note sull'autore
Massimo Grilli è docente di Nuovo Testamento presso la Pontificia Università Gregoriana. Tra le sue ultime pubblicazioni: Gottes Wort in menschlicher Sprache. Die Lektüre von Mt 18 und Apg 1-3 als Kommunikationsprozess (SBS 201), Stuttgart 2004 (in collaborazione con D. Dormeyer) e Riqueza y solidaridad en la obra de Lucas, Estella (Navarra) 2005 (in collaborazione con D. Landgrave Gándara e C. Langner). Presso le EDB ha pubblicato: Quale rapporto tra i due Testamenti? Riflessione critica sui modelli ermeneutici classici concernenti l’unità delle Scritture (22011); L’impotenza che salva. Il mistero della croce in Mc 8,27–10,52. Lettura in chiave comunicativa (22011); Il Vangelo di Matteo, scriba dell’Antico e del Nuovo. Parola Spirito e Vita. Convegno di Camaldoli 2009, cofanetto CD/MP3 (2010); Alla ricerca del Volto. Commento alle letture domenicali e festive. Anno A (2010); Marco, il Vangelo del paradosso e del mistero. Parola Spirito e Vita. Convegno di Camaldoli 2010, cofanetto CD/MP3 (2011); Scriba dell’Antico e del Nuovo. Il Vangelo di Matteo (2011); In ascolto della Voce. Commento alle letture domenicali e festive. Anno B (2011); Luca, il Vangelo del viandante. Parola Spirito e Vita. Convegno di Camaldoli 2011, cofanetto CD/MP3 (2012); «Paradosso» e «mistero». Il Vangelo di Marco (2012); L’opera di Luca. 1. Il Vangelo del viandante (2012) e 2. Atti degli Apostoli, il viaggio della Parola (2013); Sulla via dell’Incontro. Commento alle letture domenicali e festive. Anno C (2012); Atti degli Apostoli. Il viaggio della Parola. Parola Spirito e Vita. Convegno di Camaldoli 2012, cofanetto CD/MP3 (2013). Joseph Maleparampil è membro della Missionary Congregation of the Blessed Sacrament in Kerala; ha studiato Teologia al Pontifical Institute of Philosophy and Theology di Aluva. Dopo alcuni anni di insegnamento in seminario, si è laureato in Esegesi biblica al Pontificio Istituto Biblico di Roma, dove ha conseguito il dottorato in Sacra Scrittura.