La Prima lettera ai Tessalonicesi
Introduzione, versione, commento
Pubblicazione:
gennaio 1992
Edizione:
1
Pagine:
312
Peso:
448 (gr)
Collana:
A6 Scritti delle origini cristiane
Confezione: Brossura
EAN: 9788810206133
9788810206133
Ultima ristampa:
1 marzo 1992
non acquistabile
Descrizione
La ricerca risponde all'intento di indagare sulle tracce dell'origine storica dell'evento Chiesa, nelle molteplici funzioni della sua vita, e sulle prime espressioni letterarie della sua autocomprensione, in attesa di giungere col tempo alle più compiute tematizzazioni ecclesiologiche.
La Prima lettera ai Tessalonicesi è la risposta privilegiata a tale scopo: è infatti il primo scritto del Nuovo Testamento e, insieme, la prima preziosa traccia letteraria dell'evento Chiesa e della comprensione che ne ha Paolo. È inoltre testimonianza viva della fede, amore e speranza di cui è animata la comunità. Questa si manifesta così nel suo vero volto, nel quale risplendono sia la ricchezza del dono di Dio, Padre, Figlio e Spirito, sia l'aperta disponibilità dell'apostolo e degli stessi credenti a rendersene esistenzialmente partecipi.
Da qui il bisogno, anche per i cristiani di oggi, di rispecchiarsi in quella esemplarità che ha reso i cristiani di Tessalonica "typos", ossia modello "a tutti i credenti che sono nella Macedonia e nell'Acaia", favorendo il diffondersi in ogni luogo della fama della loro fede. Questo il senso dell'esortazione all'operosità della fede, alla fatica dell'amore e soprattutto alla "speranza perseverante".
L'esortazione è rivolta particolarmente a quei cristiani che, incapaci di cogliere dovunque i segni innovatori dello Spirito, di fronte alla prova diventano tristi come coloro che "non hanno speranza" (1Ts 4,13), mentre i veri imitatori dell'apostolo e del Signore anche in mezzo alle tribolazioni sanno "accogliere la Parola con la gioia dello Spirito" (1Ts 1,6-8).
Sommario
Abbreviazioni. Prefazione. Introduzione. Commento. 1. Ringraziamento a Dio per il vangelo annunziato e accolto (1,2 -3,13). 2. Esortazioni per la crescita della comunità (4,1-5,22). Bibliografia.