Tutti siamo concordi nel ritenere il tema del celibato una questione
scottante, problematica e al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica. Essa
viene rimessa in discussione ogni volta che si affronta il tema della
affettività e sessualità soprattutto in questi ultimi anni: «La crescente
penuria di sacerdoti in quasi tutto l’Occidente, l’abbandono del ministero da
parte di preti che si sposano e gli scandali provocati da abusi sessuali hanno
ridato attualità alla domanda se alla Chiesa non converrebbe abbandonare
l’obbligo del celibato per questi suoi ministri» (p.7). Il presente agile volume
edito dalla casa editrice dei salesiani risponde alle domande più ricorrente,
attraverso uno stile sintetico e chiaro. Ponendosi nel pensiero tradizionale del
magistero, gli autori «vogliono rendere comprensibili al grande pubblico le
ragioni per cui il celibato sacerdotale stia tanto a cuore alla Chiesa» (p.7)
Il dono del celibato
Il Card. Mauro Piacenza, prefetto della Congregazione per il Clero, auspica
una larga diffusione del volume per far capire a tutti che la «logica che
soggiace al celibato sacerdotale è la medesima che possiamo riscontrare nel
matrimonio cristiano: il dono totale del tutto e del per sempre nell’amore». E
continua: «il fatto che in molti ambienti il celibato sia oggi poco compreso o
apprezzato, non deve portare a ipotizzare scenari differenti, ma richiede
piuttosto uno sforzo verso una più attenta formazione dei presbiteri sull’arco
della continuità fra quella iniziale e quella permanente, così come una migliore
catechesi dei fedeli laici, e la migliore catechesi sta essenzialmente nei
contenuti. Noi pastori non dobbiamo tradire i giovani abbassando le esigenze, ma
dobbiamo servirne le aspirazioni incoraggiandoli a tendere verso alti orizzonti»
(pp. 4-5). Come si osserva, dunque, l’intento è quello di far risaltare il
valore positivo della consacrazione celibataria attraverso una catechesi che
stimoli i giovani a compiere scelte coraggiose e impegnative come il dono totale
di sè stessi.
Celibi come e per Cristo
Una corretta impostazione della questione del celibato deve contemplare
diverse prospettive: biblica, teologica, psicologica, pedagogica. Il lettore
apprezzerà questa struttura dallo scorrere le stesse pagine del volume costruite
sul genere domanda-risposta. Gli autori hanno presente le principali critiche
che vedono nel sacerdote semplicemente un assistente sociale e non ne
riconoscono il ruolo soprannaturale. Certamente il senso del celibato va
ricercarto nelle sue origini bibliche e soprattutto in Gesù: «Gesù non si è
sposato né ha generato figli per comunicare anche in maniera carnale – giacché
si era fatto carne proprio per questo (Gv 1,14.18) – che l’origine della vita
eterna, che egli offriva ad ogni uomo, proveniva esclusivamente da Dio Padre»
8p.16). Gesù ha subordinato i legami familiari alla relazione fraterna. La sua
attività evangelizzatrice ha permesso di far generare al Padre figli per la vita
eterna: «non si è però sposato nè ha proceato figli per svlare il modo non
carnale con cui genera Dio, per mezzo di lui e del suo Spirito» (p. 18). Amando
i suoi discepoli come fratelli e facendosi chiamare da loro fratelli ( e mai
padre) Gesù ha scelto di essere celibe e permanentemente continente per il regno
dei cieli. Qui sta il cuore e il senso di ogni scelta celibataria.
Domande curiose e scottanti
Il libro contiene una serie di domande curiose e “scottanti”. Per citarne
alcune: perchè ci sono differenze fra Oriente e occidente riguardo al celibato
sacerdotale? Permettere l’ordinazioni di uomini sposati non favorirebbe un
aumento delle vocazioni? È vero che il Vaticano II parla del celibato dei preti
non come di una necessità ma solo di convenienza? Il celibato non è forse contro
natura e perciò, spesso, all’origine di crisi esistenziali fra i sacerdoti?
L’obbligo della perfetta continenza non può causare deviazioni della sessualità
e della vita affettiva, oltre che infedeltà, scandali e dolorose defezioni che
feriscono tutta la Chiesa? Che cosa si dovrebbe fare per evitare il diffondersi
dell’omosessualità nel clero? Il lettore non rimarrà deluso nelle risposte.