I DOMENICANI E LO STUDIO DELLA TEOLOGIA

UNA LETTERA D�AMORE A DIO

 

La saggezza � un fuoco: i teologi sono i fuochisti che lo alimentano. Dai domenicani viene lo stimolo per la decisa promozione di una teologia pi� al femminile e pi� radicata nella vita delle persone e delle culture. Gustavo Guti�rrez sintetizzando il pensiero di molti scrive: �Per me fare teologia � scrivere una lettera d�amore a Dio�.

 

Per i discepoli di san Domenico, fin dall�inizio, il sogno di Dio si � legato al �fare teologia�. Domenico trascorse la sua vita incoraggiandoli a creare tavoli di studio e confronto con altri e fu imitato nel tempo da Caterina, Tommaso, Montesinos, Eckhart: senza questa stretta interazione teologica, nessuno di loro avrebbe potuto, da solo, produrre ci� che invece ha prodotto. In particolare poi il fondatore dei domenicani ha mostrato che lo studio � inutile se non arreca beneficio ai poveri: a Palencia infatti vendette i suoi libri per procurarsi denaro e nutrire gli affamati, dichiarando di non voler studiare �su pelli morte, mentre quelle vive muoiono di fame�. Oggi una rinnovata coscienza di collaborazione tra consacrate e consacrati nella ricerca teologica, in una prospettiva di impegno per giustizia e pace, porta a testimoniare come, gettando ponti sopra le acque del genere, del potere e dell�esclusione, si possano superare le distanze fra i singoli e Dio, fra uomini e donne, fra ricchi e poveri.

 

DONNE FORMATE

AD APRIRE GLI OCCHI

 

Nella spiritualit� domenicana, lo studio � il processo di apertura verso l�altro, uno stile permanente che diventa �disciplina di veridicit� che apre gli occhi� (cf. T. Radcliffe). Aprirsi per imparare dalla parola di Dio e da ogni frammento di verit� e bellezza che ci sta intorno � studiare la teologia in contemplazione. Sr. Th�r�se P. T. Bach Tuyet (delle domenicane vietnamite di santa Caterina da Siena), direttrice dell�istituto domenicano intercongregazionale di san Tommaso a Ho Chi Minh City, ci tiene a sottolineare come la predicatrice domenicana in formazione debba essere innanzitutto una teologa con gli occhi aperti allo Spirito Santo nella societ� in cui vive. �Il contributo delle domenicane vietnamite consiste in questo momento nel difendere e promuovere la vita attraverso l�educazione nella fede e la cultura, nello sviluppo sociale e nella cura della salute dei poveri, dei giovani, delle donne e bambini, degli handicappati, dei tossicodipendenti, dei malati di Aids. Per tradurre nella pratica queste missioni, la Chiesa richiede alle donne consacrate una nuova formazione, non inferiore a quella riservata agli uomini�.

Fare teologia significa cos� risvegliare nelle donne la coscienza della propria dignit� e dei propri diritti. �Per me come cristiana e domenicana, la teologia � sostegno per vivere la mistica e la prassi di Ges�, � un�occasione di apertura verso il significato amorevole della vita, della giustizia e della solidariet�. La riflessione teologica, la contemplazione nella prospettiva dell�incarnazione di Ges� mi ha portato a compromettermi con la realt� del mondo, in altri termini ad assumere una dimensione di fede, di speranza e a riconoscere i segni del nuovo cielo e della nuova terra presenti nell�oggi. Sono visibili le conquiste e le vittorie delle comunit� ecclesiali di base nei movimenti sociali organizzati� (sr. Rosa Maria Barboza, brasiliana, provinciale della congregazione domenicana romana).

Una teologia al femminile permette di pensare al divino portando alla ribalta le represse immagini femminili di Dio, specialmente in un momento storico in cui la Chiesa diventa conscia di essere veramente universale: �� essenziale per il futuro della Chiesa in Asia che le donne asiatiche prendano il loro posto nella Chiesa come professioniste teologhe e studiose della Scrittura e che si esprimano con sicurezza� Oggi � imperativo che le donne domenicane (anche donne religiose e donne cristiane laiche) siano preparate a entrare intelligentemente e competentemente nelle relazioni dialogali con altre tradizioni religiose come una parte essenziale della missione della Chiesa� (Helen Graham delle suore di san Domenico di Maryknoll, per oltre 35 anni docente nelle Filippine).

�Fare teologia, per me � cercare la verit� � dichiara sr. Diane Jagdeo, docente di teologia sistematica al seminario regionale di Trinidad. E la mia ricerca della verit� � come quella della donna del Vangelo che, avendo perso la sua dracma, diligentemente la cerca fin quando non la trova� Oggi, se rifletto sulla mia vocazione di teologa, mi affliggono ancora le paure e le speranze e la profonda angoscia del nostro popolo caraibico� Sanare la terra e sanare la vita (il benessere dell�ecologia e degli uomini) mi sembra che siano all�ordine del giorno teologico per noi nei Carabi�.

 

UOMINI CONSACRATI

MA NON AUTOSUFFICIENTI

 

Lo studio della teologia � vitale per la formazione di una sintesi interiore che � necessaria per al maturit� umana e spirituale, non solo delle donne ma anche degli uomini. Oggi infatti si entra nella vita religiosa con un bagaglio nelle mente e nell�immaginazione che deve essere organizzato internamente, secondo i principi del Vangelo. Padre Wojciech Giertych, membro della provincia polacca e docente all�universit� Angelicum di Roma, sottolinea come lo sfondo del pensiero dei nuovi consacrati debba essere �riorganizzato perch� la fede e la vocazione non siano basate sulle incertezze affettive. Bisogna che la fede entri nella vita dell�intelletto e nella sfera della libera scelta�.

Lo studio dunque � oggi prioritario in vista della identit� umana e cristiana, oltre che in vista dell�apostolato. Cos� la teologia al maschile deve aprirsi alla teologia delle donne: �L�approccio femminile � meno razionale, pi� intellettuale, pi� descrittivo e poetico� Se manchiamo di approfittare dell�approccio femminile, la nostra teologia diventa rigida e asciutta, diventa tropo concettuale e non invita al mistero�.

�Il giorno in cui la teologia � fatta, o almeno condivisa, dai laici, certamente cambier� il volto della teologia. Certamente essi ci presenteranno un diverso volto di Dio e un diverso volto della fede. Pensare Dio e la fede a partire dalla secolarit�, dal matrimonio, dal lavoro manuale, dall�economia, dalla politica, a partire da� tutti gli angoli della vita terrena: questa sar� una buona notizia per la riflessione teologica. E il giorno in cui la teologia � fatta, o almeno condivisa, dalle donne, � certo che cambier� il volto della teologia� (p. Felicisimo Martinez, docente in Spagna e Venezuela).

Una teologia cos� compresa, meno clericale e androcentrica, pu� essere molto utile alla questione lancinante di sapere come presentare la parola di Dio oggi in modo che sia davvero una buona novella e non dottrina fondamentalista. �Si tratter� � afferma p. Roger Houngbedji del Benin � di elaborare una teologia che miri da una parte a far aderire i nostri contemporanei in modo radicale al Cristo, e dall�altra a renderli edotti dei loro diritti e doveri, delle cause profonde delle situazioni di ingiustizia e di povert� di cui sono vittime, in modo da condurli a essere responsabili del loro futuro. � in questa prospettiva che io credo di comprendere l�impegno del teologo domenicano nel contesto attuale dell�Africa�. Esiste dunque un legame intrinseco e dinamico tra ricerca teologica, vita di preghiera e solidariet� con i poveri, primi destinatari della buona novella.

 

LA MISERICORDIA

DELLA VERIT�

 

Lo studio insomma non � fine a se stesso: � il mezzo per aiutare il prossimo nella sua ricerca di salvezza e nell�approfondimento della propria relazione con Dio. Non si tratta di creare intellettuali, ma di formare evangelizzatori. In questo modo si apre la strada a una migliore inculturazione della fede, acquisendo uno stile di integrazione e flessibilit� nell�apertura a popoli diversi dal proprio.

Si confessa sr. Antonietta Potente (che attualmente vive in una comunit� di campesinos in Bolivia): �Sento che il sogno di un Dio vicino alla vita soggiace come qualcosa di nascosto, sempre pi� nascosto; sono sempre di meno le persone che hanno l�ardire di andare a Dio partendo dalla vita e soprattutto dalla vita pi� inedita. Sento che c�� tanta paura, che alcuni continuano a fare teologia fra sicuri dogmatismi e superficiali diplomazie, quasi a cercare di sopravvivere fra le mode post-moderne le antiche tradizioni.

C�� chi continua a confondere la sete con il relativismo e pertanto continua a lanciare anatemi proibendo la novit� dei versi del lavoro teologico. L�ordine a volte si dimentica delle sue origini� ho la sensazione che si studi poco, soprattutto tra i frati, affascinati dai facili successi o compensatori proselitismi pastorali e, noi donne, troppo chiuse in modelli di vita religiosa femminile a volte compensatori, a volte frustranti�.

Studiare teologia viva significa metterla al servizio della giustizia, poich� �la lotta per un mondo pi� giusto � inseparabile dalla verit�. In special modo, tutti i teologi, se vogliono che il loro lavoro abbia davvero qualche valore, devono mostrarsi sensibili alla nostra povert� di significato, alla profonda sete di tutti gli esseri umani per il significato dell�esistenza, senza il quale non c�� speranza� (p. Timothy Radcliffe). Il nostro mondo globale � ferito da crepe e fratture, dalla marginalizzazione dei popoli pi� poveri: la sete di riconciliazione pu� essere lenita dalla presenza di teologi ed evangelizzatori sulle linee di frattura, invece che in aule asettiche.

La teologia � funzione ecclesiale che si compromette con la storia, che cerca di costruire un linguaggio su Dio con un popolo che vive la fede, nel contesto storico della sofferenza degli innocenti. Il noto teologo della liberazione, peruviano, Gustavo Guti�rrez (docente a Roma e a South Bend negli Stati Uniti) non esita a dire, sintetizzando il pensiero di molti: �Per me fare teologia � scrivere una lettera d�amore a Dio, alla Chiesa e al popolo a cui appartengo. L�amore continua a essere vivo, per� si approfondisce e cambia la maniera di esprimerlo�.

 

Mario Chiaro

 

1 Cf. il volume dal titolo Superare le distanze: le figlie e i figli di Domenico fanno teologia, a cura di Suore domenicane internazionali, Pontificia universit� san Tommaso e Commissione internazionale giustizia e pace dell�ordine dei predicatori (Angelicum University Press di Roma e Edizioni Domenicane Italiane di Napoli). Trentasette teologhe/gi domenicane/i rispondono sotto forma di lettera a una griglia di domande sul senso e sullo stile del fare teologia oggi.