UN INVITO A ESSERE INTRAPRENDENTI

 

Padre Frank Monks, superiore generale dei camilliani, parlando all�incontro internazionale dei formatori dell�istituto (Mottinello 11/2004), ha invitato i formatori a essere intraprendenti nel risvegliare le vocazioni. Ha detto loro:

 

�Il cristianesimo occidentale presenta oggi un aspetto funereo. Manifesta certamente molta stanchezza. Si ha l�impressione che alcuni religiosi abbiano gi� gettato la spugna e aspettino con fatalismo quella che ritengono essere la sua fine inevitabile. Un anziano prete di parrocchia durante un ritiro mi disse: �La Chiesa continuer� a esistere fintanto che io vivo, ma non sono sicuro se sar� cos� anche dopo�.

Grazie a Dio ci sono altri come fr. Ettore che preferiscono aggiungere la loro piccola goccia al grande oceano della bont�, nella fiducia che questo pu� fare la differenza. Io credo che in questo momento egli stia sorridendo.

In realt� la Chiesa � sempre stata sostenuta da quelle che Helder Camara chiamava le �minoranze abramitiche�, disposte a credere anche in mancanza di evidenze. I religiosi sono chiamati a essere truppe di prima linea nella battaglia per i valori cristiani e l�integrit� della persona. Ma non possiamo sperare di esserlo se siamo depressi e sfiduciati. Una cattiva immagine di s� senza dubbio oscura la nostra _immagine di Dio. La vera sfida per la Chieda di oggi riguarda l�area della fede. Il ministro generale dei cappuccini penso avesse ragione nell�affermare che �nella vita consacrata oggi esiste una vera e propria crisi di fede�. Alcuni di noi dicono con il proprio comportamento che Dio non � l�Emmanuele, che egli non � con noi. Che ne � stato di quel po� di lievito, di cui parla il vangelo di Matteo, che fa fermentare tutta la pasta e del granellino di senape che cresce fino a diventare un albero maestoso (Mt 13, 31-34)? Sono solo belle metafore del passato o sono il catechismo per l�oggi? Se diciamo di credere in Dio, dobbiamo aver fiducia in lui. La fiducia � una condizione fondamentale per crescere nella fede.

Un religioso sfiduciato � una contraddizione in termini. Se diciamo di aver fede, dobbiamo aver fiducia. Noi dimentichiamo troppo facilmente che essere odiati dal mondo era stato predetto da Cristo, e siamo tentati di spaventarci. Dobbiamo essere propositivi, presentare il nostro messaggio, uscire per le strade e invitare i giovani a unirsi a noi. Dobbiamo svegliarci, come il vangelo continua a ricordarci. Ci dimentichiamo che la storia della Chiesa degli ultimi due millenni ha conosciuto giorni luminosi e giorni bui, tempi di trionfo e tempi di persecuzione. Ma in qualche modo coloro che ci hanno preceduto sono sempre stati capaci di scavare sotto le ceneri della sconfitta e trovare le braci ancora accese e tradurle in coraggio per affrontare leggi repressive, guerre e carestie. In qualche modo nei nostri cuori potenzialmente grandi dobbiamo essere capaci di sentire il mormorio presente nelle nostre tenebre: �lo vi purificher� da tutte le vostre iniquit� e da tutti i vostri idoli. Vi dar� un cuore nuovo, metter� dentro di voi uno spirito nuovo. Vi risusciter� dalle vostre tombe, o popolo mio. lo sar� il vostro Dio e voi sarete il mio popolo� _(cf. Ez 36, 25-28).

lo vedo che questa promessa assume oggi in alcuni religiosi l�aspetto di una fiamma. San Camillo ha acceso _una fiamma nell�Europa del 16� secolo. Anche noi possiamo accendere oggi una fiamma l� dove siamo, se troveremo nuova speranza in un sogno antico ma sempre nuovo. Dobbiamo gettare nuovi semi per una nuova primavera che porter� frutti in autunno. Dobbiamo farlo con coraggio e forza, e lo possiamo perch� l�Emmanuele � con noi.

O la vita o la morte! L�alternativa � sempre questa. Non lasciamoci imprigionare nel gioco dei numeri, ma scegliamo la vita come hanno fatto Camillo, Luigi, Enrico, Maria Domenica, Giuseppina, Nicola, Ettore e molti altri. Dobbiamo lavorare con impegno per diffondere il messaggio dell�amore misericordioso di Cristo verso i malati; dobbiamo fare di tutto per attirare altri a unirsi a noi, ma sempre nella consapevolezza che � la sua Chiesa e il suo ordine, e nella convinzione che il mondo ha bisogno oggi pi� che mai del messaggio di san Camillo.

In una parola, vi chiedo di essere pi� intraprendenti nelle vostre iniziative di promozione vocazionale e di dare grande importanza alla formazione permanente�.