Un' Infanzia nella bocca del lupo

Pubblicazione:  12 ottobre 2015
Edizione:  1
Pagine:  184
Peso:  170 (gr)
Collana:  P6 Lapislazzuli
Formato:  112x180x11 (mm)
Confezione:  Brossura con bandelle
Altri autori:  Tradotto da Romeo Fabbri  -  Preparato per la pubblicazione da Valeria Riguzzi
EAN:  9788810558492 9788810558492
€ 14,00 € 13,30
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Descrizione
Monique Lévi-Strauss ha aspettato settant’anni prima di scrivere i suoi ricordi. Subito dopo la guerra, nessuno voleva ascoltare e tutti desideravano voltare pagina. Il racconto di un’infanzia «nella bocca del lupo» riepiloga il singolare destino di una ragazza costretta dall’insensatezza del padre a lasciare Parigi per trasferirsi nella Germania nazista con il fratello e la madre ebrea. Uno sguardo originale sulla vita quotidiana ai tempi di Hitler e sull’incomprensibile mondo degli adulti negli anni turbolenti della seconda guerra mondiale.
Sommario
Scarni ricordi.  I. Prima parte. 1. I miei genitori.  2. Prima infanzia a Passy.  3. La scoperta del Berry.  4. Wesel, piccola città renana.  5. Ripiegamento su Bruxelles.  6. Ritorno in Germania.  7. Le colline dell’Eifel.  8. L’Istituto di fisiologia.  9. Liberati dagli americani.  II. Seconda parte. 1. Ritorno a Parigi.  2. Partenza per gli Stati Uniti.  3. Parigi per davvero.  Ringraziamenti.
Note sull'autore
Monique Lévi-Strauss (Parigi 1926) nasce da padre belga e madre ebrea americana. La stabilità apparente della sua adolescenza viene improvvisamente stravolta da un’incomprensibile decisione paterna. Nel 1938 Jules invia la figlia in Germania per farle studiare le lingue, incurante delle proteste della famiglia della moglie, che già accoglie numerosi rifugiati provenienti dai territori oltre il Reno. La ragazza rientra con urgenza nel 1939, nel pieno della crisi tedesco-ceca, ma il padre firma un contratto di lavoro con un gruppo di ingegneri della Ruhr e trasferisce la famiglia in Germania, incurante delle origini ebraiche della moglie. Dopo la guerra, Monique prosegue gli studi negli Stati Uniti, poi rientra in Europa, soggiorna in Italia da una zia materna e si trasferisce a Parigi, dove entra in contatto con l’ambiente intellettuale. Incontra Darius Milhaud e Jacques Lacan, per il quale traduce testi di Freud e Mélanie Klein. È in questo periodo che conosce l’antropologo Claude Lévi-Strauss, che diventerà suo marito e con il quale formerà una coppia nella vita, nelle spedizioni e nelle ricerche. Ha tradotto in francese numerosi libri, tra cui Affable Savages dell’antropologo britannico Francis Huxley, e ha pubblicato una biografia dell’artista americana Sheila Hicks. Nel 2012 ha riunito le sue ricerche sugli scialli in cachemire nel libro Cachemires, la creation française 1800-1880 (Éditions de la Martinière).